CELLULARI E TUMORI: QUALI SONO I RISCHI?

11 aprile 2022

L’eterno dibattito tra chi sostiene che i cellulari fanno male e chi afferma che sono solo chiacchiere non sembra intenzionato a fermarsi: fa davvero male alla salute passare 30 minuti sul divano a scorrere post sui social?

In questo articolo abbiamo provato a dare una risposta.

 

Cosa emettono i nostri smartphone?

Ogni smartphone emette delle radiazioni elettromagnetiche (con radiofrequenze tra 800-2600 MHz).

L’unità di misura che indica la quantità di radiazioni assorbite dal nostro corpo è il Sar (Specific Absorption Rate) espresso in W/Kg (watt per chilo).

Il Sar traduce le radiazioni assorbite nel rischio di effetto termico al quale il corpo è esposto.

L’Unione Europea, per evitare qualsiasi rischio termico agli utenti, ha fissato a 2 W/kg il limite massimo consentito per le emissioni dei cellulari.

I cellulari, durante un utilizzo quotidiano normale, non emettono una quantità di radiazioni tale da considerarsi pericolosa, ma i produttori li testano comunque prima di metterli sul mercato, portandoli allo stato di massima emissione di radiazioni possibile.

Questo dato, dunque, non dovrebbe incidere nella decisione di acquistare uno smartphone rispetto ad un altro.

Chiaro che se confrontassimo diversi modelli di smartphone utilizzandoli in modo simile in una giornata troveremmo comunque delle differenze nelle emissioni di radiazioni: il modello che ne emette di più, attualmente, è il Motorola Edge.

 

Il rischio di tumore esiste?

Secondo uno studio condotto da 31 scienziati dell'Agenzia internazionale per la ricerca contro i tumori (Iarc) nel 2011, l’esposizione diretta e costante a onde radio come quelle dei cellulari potrebbe accrescere il rischio di alcune forme di tumore.

Le onde elettromagnetiche nel range delle radiofrequenze sono considerate possibili cancerogeni, ovvero classe 2B secondo il sistema di classificazione Iarc.

L’agenzia sostiene che un'esposizione prolungata nel tempo, quotidiana e intensa, possa perfino raddoppiare il rischio di sviluppare un tumore del cervello (il glioma, tumore maligno) o del nervo acustico (neurinoma acustico, per fortuna benigno).

Nonostante ciò, però, le prove a sostegno di questi studi sono limitate, e la classificazione delle onde in fascia 2B, la meno pericolosa di tutte, ci fa capire come questi studi siano ancora in via di perfezionamento e che allo stato attuale è impossibile valutare veramente il potere cancerogeno di queste onde elettromagnetiche.

 

Posso prevenire in qualche modo l’esposizione?

Nonostante il potere cancerogeno delle onde sia ancora da dimostrare, il fatto che la nostra testa sia esposta continuamente alle radiazioni è un dato di fatto: ecco alcune semplici accortezze per un utilizzo più “sano” del nostro cellulare:

  • Utilizza gli auricolari: allontanare il cellulare dalla testa di qualche centimetro riduce drasticamente il livello di esposizione.
  • Fai chiamate brevi, soprattutto quando la linea è disturbata e il telefono è costretto a lavorare a piena potenza, con maggiore emissione di radiazioni.
  • Non chiamare quando la copertura del segnale è scarsa.
  • Tieni il cellulare lontano dalla testa durante la composizione del numero.

 

Gli studi più recenti brancolano ancora nel buio riguardo alla certezza di una correlazione tra le onde dei cellulari e il formarsi di tumori all’interno del nostro corpo, ma se si riduce il tempo davanti allo schermo i benefici sono molteplici: ci sentiamo meno stanchi, riduciamo il rischio di occhiaie e di mal di testa e ci sentiamo più "connessi" con il mondo reale, cosa di cui in questi tempi abbiamo disperatamente bisogno.

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